Dall'idea alla realizzazione non è proprio immediato e come tutte le cose richiede un buon metodo, tanta buona volontà e, come per tutte le cose, del tempo. Ecco quindi che durante le varie fasi di "allenamento" notturno nascono anche dei dubbi e delle perplessità: ma avrò freddo ? Eh sì perché in alcune serata non era proprio caldo come di giorno in cui la preoccupazioen più grande era: "resisterò al caldo ?". La sera tutto assume un altro connotato. Si passa dall'avrò freddo a: "quale animale mi morderà per prima, un cinghiale, un lupo o un bel cane affamato ?".
Durante le fasi di allenamento in continua si affrontano anche altri tipi di tematiche del tipo: se piove ?
In base quindi a tutte queste domande si cercano le migliori risposte. L'allenamento non è quindi solo pensato per migliorare la propria penosa forma fisica ormai malridotta dall'uso smodato di un comodo divano dove poter giocare alla Playstation e ad sedile dove guardarsi la serie Netflix preferita durante una sessione di ricarica della propria Tesla Model S Long Range ma anche per meglio gli imprevisti e poterli gestire al meglio.
Nulla deve andar storto e ad ogni situazione va trovato il miglior modo per gestirla al meglio senza perdere mai di vista l'obiettivo principale ossia riuscire a fare almeno 100.000 passi in un giorno.
Sulla base di questo approccio ho cercato di capire quale fosse il periodo migliore per farlo considerata l'estate piuttosto "pazzerella" ed a elevato rischio di cambio radicale del clima nello stesso giorno era bene controllare le previsioni della meteo. Durante uno degli allenamenti in notturna mi son reso conto che il telefono avrebbe potuto non esser sufficiente e non potevo permettere che si scaricasse per fare luce perché sarebbe stata la mia unica fonte di conteggio dei passi giornalieri non avendo uno smartwatch o un telefono di backup qualora mi si fosse rotto.
Un altro dubbio che avevo era se l'app dopo un po' si fosse bloccata ipotizzando un sistema di blocco visto un numero di passi sicuramente non comune. Essendo legata ad altre applicazioni che remunerano sulla base dei passi temevo che dopo un tot di passi non avrebbe più contato con mio sommo dispiacere vista la fatica che dubito avrei replicato.
L'altra particolarità era la sete e la fatica; per gestirle al meglio mi son rivolto anche ad una parafarmacia che mi ha dato dei consigli utilissimi su 2 prodotti particolari che mi hanno decisamente reso l'impresa fattibile. Senza di essi non credo ce l'avrei fatta. Li dovresti trovare anche nello shop che abbiamo messo a disposizione per chi vuol mantenersi in forma. Si tratta di un energizzante da bere e una crema tonificante per le gambe. Entrambi i prodotti sono stati davvero di grande aiuto, sopratutto la crema. Per l'energizzante mi son ridotto a berne uno solo e non 2/3 come pianificato (ma questo verrà raccontato in un articolo a parte).
Ovviamente mangiare e bere erano un must have con un particolare. Per evitare ripetute e rischiose corse al gabinetto ho preferito evitare le brioche con la crema concentrandomi sulla marmellata e sul salato (pizze e patatine a volontà!). La scelta era stata pensata per poter camminare in movimento quindi piccole cose da potersi portare dietro che potessero restituirmi energia per continuare la camminata.
Avevo anche previsto un elenco di cose da fare / prendere. Via via che l'allenamento andava avanti cercavo di riflettere sulle varie opzioni per poter pianificare al meglio l'impresa cercando di limare il più possibile gli errori e le problematiche che avrei potuto affrontare. Una delle cose era anche quella di arrivare non troppo stanco e con le gambe in forma evitando camminate troppo impegnative nei giorni a ridosso della famosa domenica 22 Agosto giorno scelto per l'impresa tuttavia la sera prima una bella cena con amici a base di pici cacio e pepe (mmmh...poco indicati direi) che è terminata alle 23.00 di sabato 21 Agosto ed il giorno prima mi sono immedesimato in Jacobs durante la corsa dei 100 metri e non era proprio il caso visto che poi i piedi hanno risentito di una piccola ferita nel piede sinistro che ho dovuto protare per tutto il giorno a spasso con me.
Anche pianificando con dovizia tutto le sorprese ci sono sempre. Mai abbattersi, ce la si può sempre fare!
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